home
 home  
  mappa
    |    
accessibilità  -  carattere A  A+  -  solo testo  -  alta visibilità
    | 
Sei in: Home » Progetti » SPORTELLO online sulla Sicurezza e Legalità » Scheda aggiornamento

Progetti

Aggressioni: come reagire

COS'E'

Tecniche e suggerimenti per evitare di essere vittime di episodi di violenza o per difendersi da un'aggressione.

COSA E' UTILE SAPERE

Gli episodi di violenza sulle donne o di aggressione, purtroppo, non sono un fenomeno raro. A volte lo scopo è di carattere sessuale, altre volte è uno scippo o una rapina… in ogni caso, è utile sapere come comportarsi per ridurre le probabilità di essere aggredite o cavarsela con meno danni possibili.

COME FARE

  • Evitare le situazioni di rischio Soprattutto per quanto riguarda le donne, un suggerimento banale ma importante è non andare in giro da sole di notte in zone malsicure. Essere accompagnate da uno o più amici maschi è di solito un ottimo deterrente. Se non è possibile, è utile comunque cercare di limitare i tempi di permanenza nelle aree “a rischio”, magari tenendo le chiavi della macchina pronte in mano per salire in auto senza perdere tempo.
    Esistono anche diversi strumenti di autodifesa che si possono portare in borsetta come precauzioni: spray al peperoncino, ma anche un semplice oggetto pesante, che renda la borsa stessa uno strumento di difesa.
     
  • Sempre vigilante Non si tratta di vivere in stato di allarme, naturalmente. La cosa importante è saper valutare il grado di rischio delle situazioni in cui ci troviamo e non farci cogliere alla sprovvista. Individuare chi si comporta in modo strano, o ci guarda mentre passiamo, può essere utile. Se ci sembra che qualcuno ci stia seguendo, proviamo ad attraversare la strada o fare una deviazione, possibilmente verso zone frequentate, per verificare la nostra ipotesi.
     
  • Mantieni la calma Qualsiasi forma di difesa risulterà inutile se restiamo paralizzate dal panico. Chi non ha mai vissuto una situazione di pericolo di solito pensa di essere in grado di reagire tempestivamente: la verità è che una situazione inattesa e pericolosa può tavolta lasciarci letteralmente incapaci di muoverci. Come evitarlo?
    Valutare per tempo la situazione di pericolo e mantenere una respirazione continua, profonda e lenta: così manterremo il controllo delle nostre emozioni, non ci faremo prendere dal panico e saremo eventualmente pronte all'autodifesa. Anche l'atteggiamento fisico condiziona il nostro stato emotivo, e in più manda dei segnali precisi all'aggressore: una donna che cammina eretta e sicura, con le spalle aperte e lo sguardo sollevato dal suolo non è considerata una “vittima” facile. Può darsi che i malintenzionati preferiscano cambiare bersaglio. Non abbassare lo sguardo, naturalmente, non significa fissare direttamente il soggetto: questa può essere considerata una sfida. Meglio tenerlo sotto controllo con la coda dell'occhio, ma non guardarlo direttamente per più di qualche secondo.
     
  • Evita l'aggressione fisica Se si arriva al confronto, facciamo una rapida valutazione: è molto meglio rinunciare ai beni materiali come i soldi o la borsetta piuttosto che rischiare l'incolumità. Anche il nostro comportamento nelle fasi di avvicinamento però può essere rilevante per evitare l'aggressione fisica. Se l'aggressore ci aggredisce verbalmente, conviene rispondere con voce squillante, ferma e decisa: “Fermati! Vattene! Lasciami in pace!”. Ricordiamo: gli stiamo dando un ordine, non lo stiamo supplicando.
    Se si avvicina troppo, solleviamo anche le mani davanti a noi, con i palmi rivolti verso di lui, per tenerlo a distanza. Usiamo la voce, per intimidirlo, oppure per chiamare aiuto. Sembra che, in questo caso, sia più utile gridare “Al fuoco!” che “Aiuto!”.
     
  • Autodifesa: colpisci basso Se ci si trova nella necessità di difendersi da un'aggressione, bisogna ricordare che di solito lo scontro fisico è una faccenda molto più rapida di quello che ci fanno credere i film. Non cercate di opporre forza a forza, soprattutto se siete donne, ma tentate piuttosto di sottrarvi ai colpi. Di solito, l'aggressore è uomo. Questo ci facilita: per assestare un colpo rapido, deciso e definitivo, sappiamo benissimo dove colpire.
  •