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Progetti

Progettazione partecipata per la Mappa dei Cammini II Workshop
25 Gennaio 2018

Ieri, 25 gennaio, si è dunque attivato,  il processo di “progettazione partecipata”  che ha coinvolto un folto gruppo di cittadini. A guidarlo è stato il prof. Renato Di Gregorio, che ha messo a punto da molti anni la metodologia della Formazione Intervento  per gestire scientificamente  le diverse fasi in cui essa si articola.
Egli ha tenuto a sottolineare che il metodo che verrà seguito porterà a riconoscersi in una prima mappa dei Cammini condivisa, ma servirà anche a sviluppare un “apprendimento” collettivo sul modo con cui ampliare la mappa iniziale aggiungendo progressivamente anche gli altri sentieri che saranno percorribili in seguito grazie ai lavori di ripristino che i finanziamenti futuri consentiranno di realizzare.
Il workshop  - così lo chiama la  metodologia - si è tenuto presso il Laboratorio di Marketing territoriale di SER.A.R. realizzato a Montebuono nel 2011 e creato appositamente per ospitare occasioni come queste e, più in generale, per sostenere la crescita e lo sviluppo dei giovani del territorio sabino.
L'apertura dell'incontro è stata effettuata dal dott. Salvatore Paruta che è stato scelto dalle imprese della Rete FAST per svolgere il ruolo di manager di Rete, così come prevede il regolamento regionale. Egli è anche il presidente dell'Associazione giovanile Laboratorio Sabina che è ospitata nel Laboratorio di Marketing territoriale di Montebuono.
L'Obiettivo del lavoro di progettazione partecipata è quello di ottenere una “mappa dei Cammini” più significativi che attraversano la Sabina, che contenga l'indicazione di sentieri percorribili. La mappa servirà come base poi per realizzare e collocare la segnaletica più opportuna e per strutturare un'accoglienza più consapevole e finalizzata per i diversi target che sempre di più si spera scelgano la Sabina per i loro “cammini”.  Le mappe di base sono state predisposte dall'arch. Valeria Galluzzi di Laboratorio Sabina che ha già lavorato sul progetto delle ippovie, nel progetto PSR di Montebuono, e sulla rete dei cammini studiata assieme agli studenti delle Scuole e poi a quelli de

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i Centri Anziani.
Una prima grande scoperta già messa a fuoco a dicembre e poi condivisa ai tavoli di progettazione partecipata composti ieri pomeriggio a Montebuono, è quella di avere la conferma definitiva che il “Cammino di Francesco”, indicato sulla importante Guida tedesca di “Franciskusweg”, pubblicata al riguardo e pure indicata sul portale del MIBACT sui Cammini, già percorsa ogni anno prevalentemente da olandesi e tedeschi , è certamente una risorsa del territorio e per tale motivo va pure assunta formalmente dalla Regione Lazio e gestita più consapevolmente in loco .
Un secondo importante risultato raggiunto in giornata è venuto dalla conclusione della riunione del “tavolo di coordinamento dei sindaci” dei Comuni dell'Associazione SER.A.R. che si è riunito in mattinata, presieduto dal presidente Egisto Colamedici, sindaco di Selci. Il “tavolo” ha definitivamente preso atto della opportunità di trasformare in Convenzione il Protocollo d'intesa sottoscritto 11 anni fa, così da dare maggiore forza alla compagine che raggruppa già 12 Comuni e riconoscere che ormai, oltre al  miglioramento dei servizi della Pubblica Amministrazione, essa  va sempre di più occupandosi  di sostenere e alimentare lo sviluppo locale. Sarà così possibile sviluppare una maggiore forza di coordinamento per  integrare le varie organizzazioni pubbliche, private, a volte anche miste, che operano sul territorio, così da utilizzare al meglio le risorse disponibili e finalizzare gli sforzi su obiettivi condivisi.
Il prossimo workshop di progettazione partecipata è ora previsto per il 6 di febbraio e già i sottogruppi che sono stati composti si sono messi all'opera per portare in quella occasione il frutto delle loro ricerche sul campo. Sono stati infatti formati quattro gruppi di ricerca raccogliendo rispettivamente chi va a piedi, chi va in bici, chi va a cavallo e chi va in moto.
Ogni gruppo ora lavorerà:  sulla percorribilità del Cammino di Francesco (variante Tiberina) , su quella del percorso che collega gli 8 Comuni del progetto FAST  e su una lista di percorsi aggiuntivi che potranno essere poi presi in considerazione successivamente.